Volere Volare
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Il dottore ha in mano i tuoi esami del sangue. Ti comunica che sei sieropositivo.

Ho paura, vergogna. Mi sento in difficoltà a parlarne con i miei cari. Provo un senso di colpa per non avere preso precauzioni. Me la sono cercata

Giulia 20 anni, commessa

Panico totale, mi sento vuoto. Non so cosa fare, non so come comportarmi con gli altri. Come lo dico alla mia donna? E a mia madre? Forse a mia madre non lo dico. È troppo anziana. Potrò continuare a vivere normalmente il resto della mia vita? Mi sembra impossibile! Paura, mi sembra di sprofondare. Non lo so, non ce la posso fare.

Piero 43 anni, operaio

Ancora penso al modo in cui il medico me l’ha detto. In ogni caso mi sento in colpa. Me la sono cercata. Razionalizzo, ho studiato e quindi so che l’aspettativa di vita ora è cambiata. Sono disperato. Ho paura e sono spaventato. Mi sento pericoloso per gli altri. Sono meno libero.

D. 30 anni, psichiatra

La mia amica mi ha telefonato tutta agitata, di solito ci mandiamo messaggi col telefonino. Mi ha chiesto di vederci subito, doveva parlarmi. Quando mi ha detto che era appena stata dal medico e che questi le aveva detto che è sieropositiva io ho provato a confortarla. Le ho detto che è importante che si faccia curare solo da un dottore di cui si fida. Stiamo parlando della sua vita e deve farsi aiutare solo da chi la conosce bene. Non riuscivo a consolarla. “Non ce la farò – diceva. Sono distrutta. La mia vita è finita”. Ma io le ho risposto che non stiamo parlando di un tumore in fase avanzata che la porterà in breve alla morte. Lei ha la possibilità di farsi curare da medici capaci. Deve cercare di stare tranquilla perché tutto quello che è possibile da parte della medicina verrà fatto per aiutarla.

G. 14 anni, studentessa