Volere Volare
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Ore 20 un buco nello stomaco! Ho fame, è da stamattina che non mangio. Porca miseria tutti i piatti da lavare (come sempre) il lavandino è pieno. Apro il frigo che invece è completamente vuoto. È da un bel po’ che il tubetto della maionese completamente strizzato mi guarda male. Presto, chiudi il frigo, vestiti con quello che trovi! 

Scendo per andare sotto casa al solito cinese per asporto, anche questa sera facile ho risolto la cena. Strada facendo fantastico sul maiale in agrodolce, anatra alla pechinese e gelato fritto ma, se ben ricordo, possiedo la bellezza di 5 euro. Quasi finito il sogno entro, Buonasela, Ciao, apro il menù e posso permettermi un riso al curry e ben 2 involtini primavera, qui li fanno bene: sono croccanti, caldi e ben farciti.

Per dieci minuti mi scambio boccacce con i pesci dell’acquario tra lo stupore dei clienti e soprattutto dei pesci, li saluto e soddisfatto esco con la mia borsettina piena di generi di conforto.

Non resisto, il mio stomaco mi urla di aprire il sacchetto e sfilare un involtino. È caldo, croccante, non resisto e lo mordo. Mi avvio verso casa felice come un bambino e mentre mi godo camminando l’involtino vedo una bella ragazza che s’incammina verso di me. Un po’ guarda i miei occhi e un po’ guarda l’involtino. Un po’ la guardo negli occhi, un po’ la guardo, beh! insomma guardo. Questo gioco continua fino a quando, avvicinatosi, le chiedo: “Vuoi un pezzettino?”. Mi dice sì con lo sguardo e ne morde un pezzo. Per un attimo restiamo così, uno di fronte all’altra.  Poi lei afferra la mia maglietta dolcemente decisa. Io le accarezzo i capelli e un bacio appassionato, ma casto sancisce questo momento. Tutto un mondo. Un magico imprevisto.

Poi tutti e due continuiamo per la nostra strada senza voltarci. Io sto andando a casa, lei chissà dove. È primavera!

Vili