“Questa è la nostra reazione in presenza di consapevolezza, quando entriamo in contatto con qualsiasi cosa che ci attrae e sperimentiamo piacere, dovremmo ricordarci della necessità di evitare l’attaccamento ed attivare un metodo per prevenire il suo insorgere”.
Questa è una frase che rimane in cuor mio. E’ piena di rintocchi brutali eguagliabili allo scorrere del sangue nelle vene. Le carni rabbrividiscono al solo pensiero di essere stato cieco, sordo e muto. Rimane il terrore nel risvegliarmi così, col mio egoismo, davanti a tanta cultura e passaggi metaforici racchiusi in testi mai spolverati che potevano solo innalzare il mio essere in occasioni create da me stesso. Il tutto e subito. L’esperienza della strada è questo che alla fine insegna. Avendo tutto e subito, non c’è altro, che sia per curiosità o per gioco o solo per stare in compagnia. E’ solo droga, alcol, gioco. Emozioni che scorrono nei ricordi, paesaggi e quartieri là dove lasci memorie e ricordi perversi, a volte nostalgici per l’essere in sé.
Il Foggiano