Si può stare in panchina senza capire l’entusiasmo degli altri, e scoprire poi all’improvviso che anche il nostro cuore sa battere forte…
Quest’anno il Mondiale è iniziato giovedì 11 giugno e come quasi ogni volta io ero interessata abbastanza da dire: “Guardo qualche partita, ma niente di più”. La partita che mi interessava particolarmente era Croazia – Brasile. Già la mattina sapevo che l’avrei vista con un mio cugino croato come me.
Così quando finalmente eravamo nel vivo della partita, un po’ di delusione c’è stata per due azioni reputate sbagliate dall’arbitro e lì ho capito che avrebbe vinto il Brasile a tutti i costi (anche se ci speravo ancora). È da anni che vado a vedere le partite di calcio con gli amici al bar, ma in realtà io non l’ho mai seguito profondamente. A parte che non capivo perché così tanta gente segua il calcio, ma soprattutto non volevo dare importanza ad uno sport che merita di essere seguito, ma non più di altri sport.
Così quel giorno mi sono ritrovata in tensione sul divano e mi infervoravo per un’azione o l’altra.
E per la prima volta in vita mia mi sono sentita così coinvolta. Ed è stato bello.
La vita ci sorprende sempre, ed è possibile che una cosa reputata fin prima di poco conto, possa diventare qualcosa di più.
Anna